mercoledì 21 marzo 2018

Da Recanati

Nel 2014, nel giro di uno sbuffo ho fallito la prova di accesso al tirocinio per diventare insegnante e mi sono rotto il piede. Mi sentivo marcio, già in declino, con l'orrore del domani. È stato lì che un po' per caso mi è venuta l'idea di Scrittore per strada. Le sconfitte. Sono loro che devo ringraziare. Le ringrazio per avermi portato ieri a Recanati, nella casa di Leopardi, in compagnia di Antonella che mi ha scortato come un ospite di riguardo. 120 città in questi 30 mesi. Ho firmato contratti dal peso non banale, ho stretto mani. Altri contratti che aspettavo e ancora aspetto non mi si sono presentati sotto gli occhi, non sono felice ma nemmeno scontento; sono su un treno. Non so dove mi convenga scendere o quando convenga farlo. Dal finestrino adesso vedo i colli bolognesi e il sole che ci si sta sciogliendo sopra. Oggi è il primo giorno di primavera: giornate più lunghe, allergia in arrivo. È così che va.

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